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Come raccontare a un bambino che è nato da PMA

Sempre più famiglie ricorrono oggi alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) per coronare il desiderio di avere un figlio. Una volta che il sogno si realizza, per molti genitori sorge una domanda naturale: come raccontare al proprio bambino che è nato grazie alla PMA?

Perché parlarne

I bambini hanno diritto di conoscere la propria storia, e farlo con sincerità crea fiducia e rafforza il legame familiare. Non si tratta solo di spiegare un dato biologico, ma di trasmettere un messaggio importante: sei stato tanto desiderato, e abbiamo fatto di tutto per averti con noi.

Quando iniziare

Non esiste un momento “giusto” uguale per tutti. Gli esperti consigliano di iniziare presto, in modo naturale e graduale, utilizzando parole semplici e adeguate all’età. Più la storia viene introdotta con serenità, meno rischia di sembrare un “segreto” da svelare.

Come spiegare la PMA ai bambini piccoli

  • Parole semplici: invece di termini tecnici, si possono usare immagini vicine al loro mondo. Ad esempio: “Avevamo tanto amore da dare, ma avevamo bisogno di un piccolo aiuto dai medici per far arrivare te”.
  • Fiabe o libri illustrati: esistono racconti pensati proprio per spiegare queste storie con dolcezza.
  • Focus sull’amore: la parte centrale del racconto deve essere il desiderio fortissimo di accogliere quel bambino nella propria vita.

Come affrontarlo con i bambini più grandi

Quando crescono, i bambini iniziano a fare domande più concrete. A quel punto si può:

  • Introdurre termini un po’ più specifici (come “aiuto dei medici” o “cellule speciali”).
  • Rispondere con sincerità, ma senza entrare nei dettagli che non sono ancora necessari.
  • Far capire che la PMA è solo una modalità tra le tante con cui si può diventare genitori.

Il ruolo delle emozioni

È importante che i genitori si sentano sereni nel raccontare la storia. Se ci sono dubbi o paure, può essere utile parlarne con psicologi o con gruppi di sostegno per famiglie che hanno vissuto la stessa esperienza. I bambini percepiscono molto bene le emozioni: se il racconto è accompagnato da affetto e tranquillità, anche loro lo vivranno come qualcosa di bello e speciale.

Conclusione

Raccontare a un bambino che è nato grazie alla PMA non significa rivelare un segreto, ma condividere con lui una parte fondamentale della sua storia. Con parole adatte alla sua età, tanta sincerità e soprattutto tanto amore, questo racconto diventerà un tassello prezioso della sua identità e della relazione con i suoi genitori.

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